CENTRE GEORGE POMPIDOU DI PARIGI

Un'icona architettonica immediata di Parigi - il Centre national d'art et de culture Georges-Pompidou (Centre Pompidou, o Beaubourg) - è una vasta struttura multidisciplinare, una fabbrica di cultura che conserva ed espone importanti collezioni d'arte moderna. È un luogo dove si intrecciano i tanti fili della cultura contemporanea: arte, design, letteratura, musica e cinema. Il centro è come un'enorme astronave fatta di vetro, acciaio e tubi colorati che sono atterrati inaspettatamente nel cuore di Parigi, e dove avrebbe messo molto rapidamente radici profonde.

Il progetto è stato concepito nel 1969 dall'allora presidente francese, Georges Pompidou. Un concorso internazionale è stato lanciato dal Ministero della Cultura francese nel 1971, che vinsero Renzo Piano e Richard Rogers. Il sito di due ettari, l'"Plateau Beaubourg", si trova ai margini del Marais proprio nel denso tessuto urbano della vecchia Parigi. Metà dell'area è occupata dall'edificio, l'altra metà, seguendo una strategia di design radicale, è dedicata alla creazione di uno spazio pubblico – la piazza, 'parvis', che scende dolcemente fino alla sala d'ingresso al piano terra inferiore.

L'intera struttura dell'edificio a 10 piani (7 fuori terra, 3 sotto) è in acciaio. Enormi ( 48m) capriate warren si estendono per l'intera larghezza dell'edificio. Essi sono collegati a colonne ad ogni estremità da una "gerberette" in acciaio. Questo massiccio set visibile di componenti strutturali elimina il requisito di supporto interno e quindi consente la creazione di enormi spazi aperti. Gli altipiani di 50 x 170m risultanti possono essere disposti e attrezzati per qualsiasi attività. Per ottenere la massima flessibilità all'interno di questi vasti spazi interni, i servizi e la circolazione sono stati collocati al di fuori di essi. Ascensori e scale mobili sono contenuti all'interno della struttura di supporto sulla facciata piazza. Le scale mobili a zig-zag attraverso tubi trasparenti sulla parte anteriore dell'edificio offrono una vista sempre più straordinaria su Parigi. Le utenze codificate a colori (blu per l'aria, verde per l'acqua, giallo per l'elettricità e rosso per la circolazione verticale) sono posizionate lungo la Rue Beaubourg, che affaccia sul ciglio della strada. Lasciandosi deliberatamente alle spalle la tradizione del monumento austero e impenetrabile, il Centro Pompidou è totalmente trasparente sia sul viso che nella funzione. È invitante e comprensibile.

Oltre al grande forum d'ingresso, ai principali spazi della galleria di livello superiore e alla vasta biblioteca – la Publique d'information Bibliothèque d'information, che si trova sul primo, secondo e terzo livello dell'edificio principale –, il sito ospita anche altri reparti, tra cui l'Atelier Brancusi e l'IRCAM – l'Istituto per la musica/ricerca acustica/ricerca e il coordinamento.

Nonostante la precedente diffusa opposizione al progetto, il pubblico si è affrettato ad abbracciare il Centro Pompidou. Dall'apertura nel 1977 più di 150 milioni di visitatori sono passati attraverso le sue porte. Questa straordinaria popolarità ha reso necessario chiudere l'edificio per rinnovare e ampliare gli spazi pubblici. Il Centro Pompidou è stato riaperto nel 2000.