OSPEDALE CHIRURGICO PEDIATRICO

2013 - 2020 ,  ENTEBBE , UGANDA

STATO: Completato

 

CLIENTE: Emergenza

 

DESIGN: Renzo Piano Building Workshop, Studio TAMassociati

 

TEAM DI DESIGN: RPBW - G.Grandi (socio responsabile), P.Carrera, A.Peschiera, D.Piano, Z.Sawaya e D. Ardant; F.Cappellini, I.Corsaro, D.Lange, F.Terranova (modelli) - TAMassociati -R.Pantaleo, M.Lepore, S.Sfriso, V.Milano, L.Candelpergher, M.Gerardi - EMERGENCY Field Operations Department, Divisione Edilizia - Roberto Crestan, Carlo Maisano

 

 

 


CONSULENTI: Milan Ingegneria (struttura); Prisma Engineering (MEP); Studio Giorgetta (paesaggistica); GAE Engineering (consulente antincendio)

PARTNER E SPONSORSponsor: Paola Coin, Fondazione Prosolidar, Fondazione Stavros Niarchos Partner: Climaveneta, Duferdofin Nucor, Enel Greenpower – Agatos Energia – Elettronica Santerno – TerniEnergia, Fogliani, GAE Engineering, Gruppo Amenduni, KSB, Luigi&Felice Castelli – Castelli Food – Ingretech, J&A Consultants, Maeg Costruzioni, Mapei, Performance in Lighting, Riello UPS – FIAMM, Thema – AGC Italia – Pellini – RessTende – Schuco – Theatro (partner culturale), Valsir Friends of Emergency: Alubel, Banor, BBraun, Belimo, Casalgrande Padana, Cofiloc, Doka Italia, Eaton, Fondazione Promozione Acciaio, Gima, Giugliano Costruzioni Metalliche, IDF Studio, Maspero Elevatori, MP Lavorazioni, Perin Generators Group, Polyglass, Salini Impregilo (consulenza tecnica), Vimar, Zanutta, Zintek

 


La nostra visione dell'Africa ha recentemente conosciuto uno sviluppo lento ma costante, da continente trascurato a nuova frontiera di un mondo in evoluzione. La sfida di questo nuovo progetto di Emergency ONG è coniugare le esigenze pratiche di un ospedale di chirurgia pediatrica in Africa con il desiderio di creare un'architettura modello: razionale, tangibile, moderna, bella, ma saldamente legata alla tradizione. È più di un semplice ospedale: la prima opera architettonica in Africa progettata da RPBW è un segno di estrema importanza simbolica per la promozione della salute e della cultura in Uganda, e in tutta l'Africa.

 

L'edificio seguirà le curve che scendono verso il lago. Seguendo l'andamento del terreno, le mura dell'ospedale e i confini dei suoi percorsi esterni formeranno terrazze su cui sorgerà l'ospedale stesso, in un continuum spaziale tra interno ed esterno, sopra e sotto. I muri sovrapposti spezzeranno la distinzione tra le varie zone, creando un'unità tra il lago, il parco e l'ambiente ospedaliero interno.

La terra è la materia prima utilizzata per costruire le case delle persone più povere nella maggior parte del mondo. È una tecnica costruttiva semplice ed economica ma che, in Africa, è associata dalla maggior parte delle persone a un passato di povertà che deve essere dimenticato. Ci ha affascinato l'idea di ridare un po' di dignità a questa tecnica, utilizzando il terreno scavato per realizzare i muri portanti con la tecnica della terra battuta. La tecnica della terra battuta è un antico metodo di costruzione che prevede una miscela di terra, sabbia, ghiaia, leganti e poca acqua, compressa in telai o stampi di legno o metallo. Il grande vantaggio è che sostanzialmente tutto il materiale è disponibile localmente, e non c'è bisogno di personale altamente specializzato. Un occhio alla sostenibilità, fin dalla fase di costruzione.

 

Questo edificio, nato dalla terra, trarrà la sua energia dal sole. La copertura è infatti costituita da una struttura pensile sospesa che sostiene 3.700 mq di pannelli fotovoltaici. Questo sistema garantirà che l'ospedale abbia un'alimentazione elettrica autonoma durante il giorno. Il tetto fotovoltaico, “galleggiante” sopra l'edificio, garantirà anche l'ombra all'ospedale ea tutti i camminamenti scoperti.[1]